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Shinobu si è ormai convinta di essere sfortunata in amore. Tormentata da Ataru, inseguita ogni giorno da Soban (il capo dei teppisti del liceo Butsumetsu) e con Mendo che ha occhi soltanto per Lamù, la ragazza comincia a temere di non riuscire mai a trovare un fidanzato normale. Quando incontra e soccorre un bizzarro ragazzo vestito da coniglio, gli sembra solamente un altro degli assurdi pretendenti che il destino mette sulla sua strada. Ma il ragazzo, Inaba, nasconde un segreto: lavora nella fabbrica del destino, una dimensione spazio temporale dove strane creature con le sembianze di conigli fabbricano tutti i possibili futuri degli esseri viventi. Su ogni futuro si apre una porta che può essere spalancata grazie ad un’apposita maniglia. Inaba ha però smarrito una delle chiavi che danno accesso alla stanza dei destini e Shinobu – con l’aiuto di Lamù e in compagnia di Ataru – riesce ad intrufolarsi e a dare un’occhiata a uno dei possibili futuri che l’attendono. Quando i conigli si rendono conto che tre esseri umani hanno messo piede nella loro dimensione, cercano di fermarli. Ma Inaba è ormai intenzionato ad aiutare Shinobu e interviene giusto in tempo per salvare la ragazza, Ataru e Lamù dalle ire dei conigli. Dopo aver attraversato numerose porte e aver visitato altri futuri, nessuno dei quali è gradito ai tre ragazzi, Inaba decide di condurli all’officina dove vengono forgiate le maniglie speciali che aprono le porte del destino. Ciascuno dei tre ha così l’opportunità di creare il futuro che più si avvicina ai propri desideri: Lamù quello in cui è sposato con il suo tesoruccio, Ataru quello in cui ha un harem a propria disposizione, e Shinobu uno in cui la vita scorre spensierata e felice proprio come nel presente. I conigli non possono permettere una tale interferenza nel corso del destino, e decidono di distruggere tutti i futuri finora costruiti. Shinobu e Inaba sono costretti a separarsi, ma non per molto: il ragazzo vestito da coniglio, anche se costretto a riparare tutti i danni causati dal suo comportamento, può continuare a frequentare la Terra e la sua nuova amica.

In un uggioso pomeriggio di settembre, Ryoko invita alcune amiche a prendere un tè nella sua immensa villa: fra le ospiti ci sono Lamù, Ran, Shinobu, Ryunosuke e Asuka, ma anche il gatto Kotatsu, Kitsune, Ten e (come al solito non invitato) Saurambo. Seduti attorno a un tavolo, i presenti ricordano alcuni momenti più felici trascorsi insieme. Ryoko, in particolare, torna con la memoria al giorno del suo primo arrivo nel quartiere di Tomobiki e poi alla grande festa di Natale da lei organizzata con un gigantesco albero. Shinobu e Kitsune rivivono il loro primo incontro, puto di partenza di una straordinaria amicizia. Ryonosuke ripensa a una delle tante battaglie combattute con suo padre in riva al mare, prima di conoscere Ataru e gli altri compagni. Lamù racconta dell’arrivo della madre di Ten sulla Terra. Lìepisodio termina con la consueta confusione provocata in classe dalle terribili bamboline vudu di Ryoko.

Un satellite spaziale per le telecomunicazioni, in orbita da lungo tempo attorno alla Terra, acquista improvvisamente l’auto-consapevolezza. Dopo essersi interrogato sulla propria natura e sul significato della propria esistenza, comincia a osservare i dati che ha raccolto nel corso degli anni. Entra così in contatto con il mondo di Tomobiki e i variopinti personaggi che lo popolano. Ben presto si rende conto di essere stato costruito dalla potente famiglia Mendo. Fra le immagini che ha ripreso compare più volte Shutaro, l’erede del ricchissimo casato, insieme ai suoi compagni di classe: Lamù, Ataru, Megane e tutti gli altri. Una rapida ricerca nel suo database consente al satellite di dare un nome a ciascuno dei personaggi. E lo studio delle loro vicissitudini, delle amicizie, delle rivalità e degli amori gli fa comprendere quanto sia bello essere vivi. Ma S-108 non ha amici: è solo, nello spazio vasto e freddo. In pochi istanti prende una decisione importante: partirà per un lungo viaggio attraverso il cosmo, alla ricerca di uno scopo per la sua esistenza.

Fra le molte attività di Oyuki sul pianeta Nettuno, ce n’è una particolarmente insolita: un allevamento di gelati, che vengono prodotti a ritmo continuo da bizzarre creature alate simili a uccelli. Quando la principessa mostra gli animali alle amiche Lamù, Benten e Ran, quest’ultima ha una pensata delle sue: portare uno di loro sulla Terra, dove è estate, e fare quattrini a palate vendendo i suo deliziosi prodotti. Poiché  gli uccelli-gelato soffrono terribilmente il caldo, Oyuki fornisce a Ran una gabbia con l’aria condizionata e le raccomanda di non lasciarlo uscire per per nessuna ragione al mondo. Nonostante le precauzioni, però, l’animale riesce a scappare e scatena la propria rabbia "sparando" coni gelato in ogni direzione, seminando il caos nel quartiere di Tomobiki. Ran, Lamù e Benten cercano in ogni modo di catturarlo, ma senza successo. Soltanto l’intervento di Oyuki riesce a risolvere la situazione.

Nonostante la perplessità di Ryunosue, il signor Fucinami ha acquistato una piccola isola deserta con ‘intenzione di aprirvi una pensione marittima. Ataru, Lamù, Mendo e Shinobu vi si recano in visita, ma scoprono che l’isolotto è abitato da una coppia di fantasmi. Si tratta del signor Shiowatari, un vecchio amico del padre di Ryunosue, e di sua figlia Nagisa, defunti in seguito a un indigestione di granita di ricci di mare. Quando erano giovani, in nome della loro amicizia, Fucinami e Shiowatari avevano giurato di far sposare fra loro i rispettivi figli, e Nagisa rifiuta di abbandonare il mondo dei vivi se non riceverà prima un bacio dal suo "fidanzato" Ryunosuke. Ci sono però due ostacoli: Nagisa è incorporea, e Ryunosuke è una ragazza. Al primo problema rimedia un gigantesco riccio di mare, le cui lacrime versate in una notte di luna piena hanno il potere di restituire la vita agli spiriti. Quanto al secondo… se Ryu è i realtà una ragazza vestita da ragazzo, Nagisa è esattamente il contrario: un ragazzo che si veste e si comporta come una ragazza!