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il mondo di ... 4
Volpi e tassi trasformisti
Nell'episodio "Una volpe per amico", il volpacchiotto Kitsune è in grado di trasformarsi e d assumere l'aspetto di altre persone. La stessa cosa era capace di fare il tasso Oshima nell'episodio "La ricompensa del tasso". In Giappone, infatti, si ritiene che questi due animali abbiano poteri magici e soprannaturali che usano spesso allo scopo di ingannare gli uomini o per compiere cattive azioni. Per questo motivo, i tassi (tanuki) e le volpi (kitsune) sono protagonisti di numerose fiabe e leggende. Talvolta, però, rivestono anche un ruolo positivo e come tali vengono raffigurati nelle statuette di legno decorative chiamate netsuke.
I nomi dei personaggi
Ben lungi dall'essere scelti a caso, i nomi dei personaggi della serie hanno tutti un significato più o meno legato al contesto. Ataru, per esempio, significa "essere colpito" e Moroboshi "stella cadente": nomen omen! Shinobu è un nome piuttosto comune in Giappone (significa "paziente"), ma Shinobu Miyake è un editore della Shogakukan, la casa editrice di Rumiko Taahashi. Mendo significa "guai", Satura "ciliegio" e Sakurambo "ciliegia" (ma anche se scritto con differenti ideogrammi, "monaco pazzo"). Il nome di Ran ha due significati, entrambi appropriati alla sua doppia personalità: "orchidea" e "guerra civile". Megane si traduce in "occhiali", Perma e Kakugari sono due tipi di acconciature, Chibi significa "piccolo". Oyuki è composto da yuki, "neve", e da un prefisso onorifico. Ryonosue è un nome particolarmente virile. Altri nomi (Benten, Kurama, Kintaro, Kitsune, Inaba…) provengono direttamente dalle leggende e dal folclore nipponico.
Akemi Takada
Fra i motivi dell'enorme successo di Urusei Yatsura c'è un gran numero di persone di talento che ha contribuito alla sua realizzazione. Molti di questi artisti, fra l'altro, erano quasi sconosciuti agli inizi della serie e si sono fatti notare proprio grazie alle storie della ragazza dello spazio. Fra i tanti, spicca il nome delle responsabile del character design, Akemi Takada. Nata a Tokio nel 1952, questa illustratrice ha lavorato inizialmente per la Tatsunoko Production prima di diventare free-
Matrimoni combinati
Nell'episodio "Una bella in armatura", le famiglie Mendo e Mizunokoji organizzano un incontro a scopo matrimoniale fra i rispettivi rampolli. Questa antica pratica, detta miai, è ancora oggi molto diffusa nella società giapponese (soprattutto nelle aree rurali del paese) e molte famiglie vi ricorrono per garantire ai propri figli un matrimonio adeguato al loro stato sociale. Molti ritengono che i matrimoni combinati siano più stabili e duraturi di quelli basati sull'amore. Oltre che dai parenti, il miai può essere organizzato da amici, colleghi o addirittura da estranei (intermediari di professione chiamati nakodo). L'incontro pianificato non è vincolante: la coppia viene incoraggiata a frequentarsi prima di prendere una decisione finale sulle eventuali nozze.
I ninja
La parola ninja deriva dai due ideogrammi usati per scrivere il termine shinobi-
Hanami: la festa della fioritura
Nell'episodio "Il samurai vagabondo", Ataru e compagni si radunano a banchettare sotto gli alberi di ciliegio per ammirare la fioritura primaverile. Si tratta di un'antica usanza nipponica chiamata hanami: la contemplazione dei ciliegi in fiore. Il ciliegio è da sempre considerato l'albero nazionale del Giappone, è celebrato in arte e letteratura e occupa un posto particolare nella cultura nipponica. Ne esistono dozzine di varietà differenti, la maggior parte dei quali fiorisce soltanto per pochi giorni durante la primavera. I satura maturi (festival del ciliegio) sono ospitati tra la fine di marzo e l'inizio di aprile in quasi tutti i parchi del paese. Se nei tempi antichi l'hanami era un rituale religioso, oggi è soprattutto un'opportunità per trascorrere una giornata all'aria aperta e bere sakè in compagnia di amici e parenti.
Il Kotatsu
Il Kotatsu è un tavolino basso, quadrato o rettangolare, con uno scaldino elettrico attaccato sotto la struttura principale. Il tavolo viene poi ricoperto da un piumino o da una trapunta pesante, simile a un futon. Le persone vi siedono attorno, infilando le gambe o la maggior parte del corpo sotto il tavolino, mantenendosi al caldo mentre devono il tè o addirittura mentre dormono. Il suo utilizzo durante la stagione invernale è molto diffuso, anche perché in molte case giapponesi non esiste un riscaldamento centralizzato. Le sue origini sono antiche (i primi esemplari risalgono al quindicesimo secolo), anche se ovviamente un tempo veniva riscaldato usando carbone e non elettricità.
Il terzo film, Remember my Love
Anche nel 1985, come nei due anni precedenti, nelle sale giapponesi uscì un lungometraggio di Lamù. Con Urusei Yatsura 3: Remember my Move, il regista Kazuo Yamazaky (che aveva già sostituito Mamoru Oshii allae redini della serie televisiva) mise in scena una trama più semplice e lineare rispetto al film precedente, Beautiful Dreamer, che aveva sconcertato non pochi spettatori. Il risultato, godibile e divertente, si lascia ricordare per alcune sequenze memorabili (fra cui la trasformazione di Ataru in ippopotamo rosa!), per le trascinanti canzoncine di Yukihide Takekawa e per l'ottima animazione di Yuji Moriyama.
Shogatsu, il capodanno giapponese
Nella versione dell'episodio "La campana del Tempio" pubblicata sul manga, i protagonisti dovevano suonare i tradizionali 108 rintocchi che risuonano in tutti i templi buddisti del Paese alla mezzanotte del capodanno. La festa del nuovo anno (shogatsu) è una delle principali festività del Giappone e viene celebrata in grande stile dal 31 dicembre fino al 3 gennaio. Le televisioni trasmettono popolari programmi come il Festival Kohaku della canzone, nel quale i cantanti più popolari del Pese competono fra loro, divisi in due squadre. La sera della vigilia le famiglie si recano al locale tempio scintoista per pregare e fare offerte di buon augurio.
I doppiatori giapponesi
La voce originale di Lamù è quella di Fumi Hirano che però, a parte l'aliena coi cornini, non vanta altri personaggi noti. La voce di Ataru, invece, è di Toshio Furukawa, che ha fatto carriera di tutto rispetto (ha interpretato Lupin III nella terza serie e Piccolo in Dragon Ball). Per quanto riguarda altri personaggi, il doppiatore di Mendo (Aira Kamiya) è una vera superstar che ha dato la voce, fra gli altri, a Kenshiro (en il guerriero) e Ryo Saeba (City Hunter). Anche Shigeru Chiba (Megane), ex attore e stuntman, vanta una carriera decennale. Una curiosità: la brava Kazuo Sugiyama (Ten) fa esprimere il suo personaggio con il buffo e stereotipato dialetto della città di Osaka.