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Il Mondo di... 3

IL MONDO DI

il mondo di ... 3

Parodie di altri manga


Gli episodi di "Lamù" contengono spesso riferimenti ad altri celebri anime o manga giapponesi: si pensi per esempio, alle innumerevoli strizzatine d'occhio indirizzate alle altre opere di Rumiko Takahashi, in particolar modo a Maison Ikkoku. Fra le serie più citate vanno ricordate almeno Rocky Joe (Ashita no Joe) per il combattimento fra Ataru e Torajima nell'episodio "Quei gatti sui tetti che scottano", con Sakurambo che veste i panni del vecchio allenatore del protagonista, nonché per gli scontri fra Ryunosuke e suo padre; Tommy, la stella dei Giants (Kyojin no Hoshi) durante l'allenamento di Tobimaro nell'episodio "Vecchi rancori"; e Gundam nell'episodio "Il cambio di guardia".

Gli dei della ricchezza


I sette dei della ricchezza (shichi fukujin) sono personaggi mitologici di origine cinese che Rumiko Takahashi ha trasformato in una razza aliena di guerrieri motorizzati. I loro nomi originali sono Benten, Bishamon, Daikoku, Ebisu, Fukurokuju, Hotei e Jurojin: Benten, in particolare, era la dea dell'amore, della saggezza, delle arti e della fortuna. Vengono spesso raffigurati a bordo di una nave d'oro, ricolma di tesori e di ricchezze, chiamata Takara-Bune. I giapponesi invocano il loro favore all'inizio del nuovo anno, dopo aver fatto le pulizie di casa. Inoltre chiedono il loro aiuto contro i demoni malvagi (gli oni) durante la cerimonia del setsubun, il primo giorno di primavera.

Agnes Lum


Per ideare il nome di Lamù (la cui traslitterazione ufficiale degli ideogrammi giapponesi all'alfabeto latino è "Lum"), ma anche il suo aspetto fisico, l'autrice Rumiko Takahashi si è ispirata a una modella americana di origine cinesi, Agnes Lum, molto popolare in Giappone durante gli anni settanta come indossatrice di bikini. A quell'epoca, infatti, Agnes Lum compariva spesso in televisione come protagonista di spot pubblicitari, coperta soltanto con questo indumento succinto, ed era considerata un vero e proprio simbolo dell'ideale di bellezza femminile. Osservando alcune sue fotografie, sembra quasi di che sia sufficiente aggiungere cornetti e strisce tigrate per ottenere un ritratto di Lamù dal vivo. Dopo un breve tentativo di raggiungere il successo anche come cantante, Agnes Lum si è sposata e oggi vive alle Hawaii. Nel paese del Sol Levante, tuttavia, non è stata dimenticata e le sue vecchie raccolte fotografiche sono ancora in vendita a fianco di quelle delle nuove star.

Tomobiki


Le vicende di Ataru e Lamù si svolgono in gran parte nel quartiere fittizio di Tomobiki (Tomobikicho), facente parte del distretto realmente esistente di Nerima (Nerima-ku), una delle 23 aree metropolitane in cui è suddivisa la città di Tokyo. Il nome proviene dall'antico calendario lunare usato in Giappone fino al XIX secolo, che prevedeva una settimana (Rokuyo) di sei giorni: Taian, Butsumetsu, Senpu, Tomobiki, Shakko e Senso. "Tomobiki" significa "portare gli amici con sé" e si riferisce al fatto che la buona o la cattiva sorte di quel giorno può essere trasferita ai parenti e agli amici più prossimi. Per questo motivo, nel giorno di Tomobiki si preferisce non celebrare funerali perché si correrebbe il rischio di doverne celebrare un altro nella stessa famiglia in tempi brevi. In sé, però, Tomobki non è un giorno fortunato né sfortunato.

Bande giovanili


Negli episodi 119-120 si parla chiaramente in chiave umoristica di teppismo e di band e giovanili scolastiche, un fenomeno sociale particolarmente diffuso in Giappone al punto da essere considerato quasi normale e inevitabile. In una società estremamente omogenea e conformista come quella nipponica, non pochi studenti trovano una valvola di sfogo alle forti pressioni sociali, ai rigidi regolamenti e alla serrata competitività indotta dal sistema scolastico aggregandosi in bande e facendo sfoggi di stili e comportamenti non approvati dalle autorità o dalla famiglia. Il fenomeno del bullismo (ijime) è comune in tutte le scuole, e le angherie verso gli studenti più deboli sono all'ordine del giorno, a volte tollerate dagli stessi insegnanti. A questo si aggiungono le immancabili contese per il territorio con le bande delle altre scuole.

Terme e bagni pubblici


L'episodio "Occhio non vede.." si svolge completamente all'interno di un tradizionale bagno pubblico giapponese (sento). In passato, quando la maggior parte delle case private non comprendeva una stanza da bagno, questi locali offrivano un posto dove lavarsi e costituivano uno dei pochi luoghi d'incontro per gli abitanti del quartiere. Oggi, naturalmente, sono molto meno diffusi ma non sono affatto scomparsi. I locali sono solitamente divisi in settori maschili e femminili. Non si indossa nessun costume da bagno, ma si può entrare nella vasca con una piccola salvietta. Molto popolari sono anche i bagni caldi nelle sorgenti termali (onsen), alcune delle quali costituiscono frequentatissime attrazioni turistiche.

Il secondo film: Beautiful Dreamer


L'11 febbraio 1984 uscì nei cinema giapponesi il secondo lungometraggio di Lamù. Diretto come il precedente dal geniale regista Mamoru Oshii, Beautiful Dreamer rappresenta una delle opere più interessanti dell'animazione giapponese di quegli anni. Analogamente a quanto stava facendo nella serie televisiva, Oshii scelse di discostarsi dalle tematiche "leggere" di Rumiko Takahashi e sfruttò la popolarità dei personaggi per realizzare una personale riflessione filosofica su sogno, realtà e desiderio, ispirandosi in parte alla leggenda di Urashima Taro. Pochi mesi dopo l'uscita del film, Oshii abbandonò la regia della serie televisiva. Il suo posto, a partire dall'episodio "Mondi paralleli", venne preso da Kazuo Yamazaki, che traghettò Lamù fino alla conclusione della serie dirigendone anche il terzo e il quarto film.

Il saraghi di Ryunosuke


Il saraghi è una lunga striscia di stoffa ci cotone che viene avvolta molto stretta intorno alla vita. Un tempo era indossata dai samurai sotto il kimono, per proteggersi dalle ferite nei duelli con la spada. Più recentemente è diventato un indumento caratteristico e distintivo di alcuni gruppi di giovani yakuza. Il fatto che Ryonosuke ne indossi uno ha dunque un significato che va oltre il semplice scopo di nascondere il proprio seno e assomigliare di più a un ragazzo, considerando che suo padre le impedisce di acquistare un reggiseno. L'uso del saraghi si armonizza perfettamente con il carattere ribelle e irrequieto del personaggio, sempre pronto alla rissa. Si noti che anche Tobimaro Mizunokoji indossa un saraghi, a causa del suo stile di vita spartano e orientato al bishido.

La donna delle nevi


Il personaggio di Oyuki è ispirato alla figura della "yuki-onna" (la donna delle nevi). Secondo la leggenda due boscaioli - padre e figlio - rimasero intrappolati in una tormenta di neve: il giovane vide una donna dal kimono bianco avvicinarsi al padre e congelarlo con il suo alito di ghiaccio. Colpita dalla gioventù e dalla bellezza del ragazzo, la donna gli risparmiò la vita a patto che non raccontasse a nessuno del loro incontro. In seguito il giovane si innamorò di una donna di nome Oyuki, la sposò ed ebbe un figlio. Ma anni dopo, una sera d'inverno, le rivelò che il suo volto gli ricordava quello della donna che un tempo aveva incontrato. Non l'avesse mai detto: Oyuki era proprio la donna delle nevi! Poiché lui non aveva tenuto fede alla promessa, lei sparì per sempre.

Esorcismi shintoisti


Nell'episodio 139 e nel 142, e in generale nelle storie che coinvolgono il personaggio di Satura, si possono trovare molti riferimenti alla pratiche di esorcismo  e ai rituali di purificazione (harae) dello shintoismo. Secondo questa religione, gli esseri umani sono fondamentalmente buoni e il male è causato dagli spiriti maligni. Lo scopo dei rituali shintoisti è dunque quello di tenere lontani questi spiriti per mezzo della purificazione. Durante l'harae, i sacerdoti agitano una bacchetta di legno con strisce di carta attaccate (haraigushi), come quella che utilizza spesso Satura, e recitano la preghiera "Harai-tamai, kiyome-tamai" (che significa "purificati, pulisciti"). Altri rituali prevedono lo spargimento di sale (lo fanno anche i lottatori di sumo prima degli incontri) o il trasferimento delle proprie impurità su un pezzo di carta o di legno che viene poi gettato in mare o in un fiume.

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