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Il Mondo di... 1

IL MONDO DI

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Rumiko Takahashi


La creatrice di Lamù è nata nel 1957 a Niigata, in Giappone. Ha cominciato a disegnare le avventure della simpatica aliena nel 1978 (il titolo originale, intraducibile è "Urusei Yatsura"), riscuotendo subito un enorme successo che le valse il titolo di "principessa dei manga". In seguito ha dato alla luce altre serie popolarissime come Cara dolce Kyoko ("Maison Ikkoku"), Ranma ½ e Inuyasha, tutte felicemente trasposte in serie animate da un umorismo sfrenato, ricco di sfumature e di citazioni, le opere della Takahashi hanno conquistato un pubblico di tutte le età, sia maschile che femminile, in Giappone come nel resto del mondo.

La maschera bianca


In alcuni episodi si vedono i personaggi indossare una mascherina bianca sulla bocca. In Giappone, queste maschere sono piuttosto diffuse e vengono usate per proteggersi dalla polvere o dal polline dell'aria (se si è allergici), ma soprattutto quando si ha un virus o u raffreddore e non si vuole contagiare il prossimo. Non è raro che personaggi famosi in cerca di anonimato le indossino per mascherare la propria identità e passare inosservati, un po' come si fa in occidente con gli occhiali da sole, portati anche quando non sono necessari. Ataru Moroboshi riesce addirittura a mangiare una scodella di spaghetti senza togliersela!

Gli oni della mitologia


La razza di alieni cui appartengono Lamù, Ten e Rei è ispirata ai mitologici "oni", demoni che ricorrono frequentemente nelle leggende e nelle superstizioni giapponesi. Si tratta di mostri malvagi e dall'aspetto orribile, generati dal cattivo karma prodotto dagli uomini. Possono assumere forme diverse, anche se tradizionalmente i maschi vengono raffigurati come giganteschi orchi pelosi, dotati di corna e vestiti di pelli di tigre, mentre le femmine - bellissime e seducenti - sono in grado di trasformarsi rapidamente in esseri feroci in preda alla rabbia e alla gelosia. Gli oni sono considerati personificazioni del male e del destino avverso.

Setsubun


Ogni tre febbraio in Giappone si festeggia il setsubun, l'ultimo giorno d'inverno secondo il vecchio calendario nipponico. In questa circostanza le famiglie svolgono un rituale tradizionale (chiamato "mamemaki") per esorcizzare la malasorte, lanciando fagioli di soia dentro e fuori dalla casa allo scopo di scacciare la sfortuna portata dagli oni, i leggendari orchi malvagi. Si ritiene che in questa operazione gli esseri umani vengano aiutati dagli dei della ricchezza. In "Lamù", dove gli oni e dei della ricchezza sono alieni, il rituale assume la forma di una battaglia fra extraterrestri o, su scala più piccola, di una sana rivalità fra Lamù e Benten.

La scuola giapponese


Uno studente giapponese trascorre a scuola gran parte della propria giornata, e non è dunque affatto strano che moltissimi episodi di Lamù si svolgano in aula o comunque nell'ambito delle numerose attività scolastiche. Le lezioni cominciano la mattina presto e durano fino a sera o al tardo pomeriggio. Gli studenti devono perciò pranzare in classe, spesso consumando il cibo che si sono portati da casa. Un'aula accoglie 40-45 alunni ed è centro di tutte le loro attività principali. Gli stessi scolari, a turno, devono occuparsi della sua pulizia. Oltre alle normali lezioni, gli studenti sono tenuti a frequentare una o più attività extradidattiche, di solito di tipo sportivo oppure artistico (giornalismo, fotografia, teatro…).

I Kappa


Le creature che appaiono nell'episodio "Il re delle rane" sono kappa, esseri mitologici che vivono nei fiumi e nei corsi d'acqua. Secondo le leggende giapponesi, potrebbero essere di origine divina o discendere dalla scimmia messaggero del Dio dei Fiumi. Di piccole dimensioni, hanno il corpo di tartaruga, la testa di scimmia e sono ricoperti da scaglie. Vengono raffigurati di solito come creature di colore giallo-verde e si divertono a fare dispetti a persone e animali. Se vengono trattati con cortesia, però, sono innocui e persino riconoscenti.

La serie televisiva


In seguito alla popolarità del manga "Urusei Yatsura" di Rumiko Takahashi in Giappone venne messa in cantiere una serie televisiva, sviluppata dalla Kitty Animation e trasmessa su Fuji TV dal 14 ottobre 1981. l'anime ha riscosso un enorme successo ed è durato per ben 195 episodi, fino al 1986. nello staff iniziale spiccava il nome del geniale regista Mamoru Oshii (poi autore di Patlabor, Ghost in the Shell, Avalon), che con lo studio Pierrot ha dato alla serie un tocco personale, allontanandola gradualmente dai temi comici che caratterizzavano il manga realizzando occasionalmente storie più cupe e d'atmosfera. Quando Kazuo Yamazaki  ha sostituito Oshii, a metà serie, il livello dell'animazione è cresciuto ulteriormente, ma il tono delle storie è tornato più fedele allo stile della Takahashi.

Teru-teru-bozu


Fra le più curiose tradizioni giapponesi c'è quella di appendere fuori dalle finestre di casa un piccolo semplice pupazzetto fatto di carta o di stoffa bianca. Si ritiene che questa figura di spiritello calvo, chiamata teru-teru-bozu, abbia il potere magico di portare il bel tempo e di tenere lontana la pioggia. L'usanza è molto diffusa e popolare soprattutto fra i bambini. Nell'episodio "La maga della pioggia", la bella Tsuyuko è terrorizzata dal volto di Sakurambo perché assomiglia proprio a un teru-teru-bozu, dunque a un nemico giurato della pioggia.

Orchi extraterrestri


Come gli oni della mitologia, gli orchi alieni hanno orecchie a punta, zanne, corna (di solito due, ma Ten ne ha uno solo), capelli ricci (Lamù è un'eccezione) e vestono con abiti tigrati. Possiedono anche uno o più poteri speciali (Lamù può volare ed emettere scariche elettriche, Ten sputa fuoco, Rei si trasforma in un mostruoso bovino), che svaniscono se perdono le corna. Si tratta di una razza guerriera che abitualmente invade altri pianeti. Il loro sport preferito è giocare a rincorrersi (in giapponese "onigokko", letteralmente "gioco degli oni"), spesso usato per risolvere le controversie. Mangiano di tutto, tranne l'aglio: alcuni innocui cibi terrestri, però, su di loro possono avere strani effetti.

Lamù: dal manga all'anime


Nel passaggio dal manga (fumetto originale) all'anime (la serie televisiva) sono stati effettuati molti cambiamenti. Alcuni episodi sono stati scartati o modificati, altri sono stati scritti appositamente per il piccolo schermo. In particolare, gli animatori hanno sviluppato e ampliato il ruolo di Megane, Perma, Kakugari e Chibi, i compagni di scuola di Ataru che nel manga comparivano solo nei primissimi episodi e che Rumiko Takahashi aveva abbandonato dopo l'arrivo di Mendo. Il regista Mamoru Oshii e lo staff dello studio Pierrot hanno scelto questi personaggi come propri "alter ego" per narrare il tipo di storie a loro più congeniale. Oshii si affida di meno al puro umorismo e vira maggiormente verso il dramma d'atmosfera (i toni per intenderci, del secondo film, "Beautiful Dreamer"). L'arrivo di Kazuo Yamazaki, a metà serie, ha ricondotto la serie su binari più fedeli al manga.

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