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La cospirazione dei Fuma
La cospirazione dei Fuma è il quarto lungometraggio per il cinematografo dedicato a Lupin III. Pensato come film per il solo mercato dell’home video, è stato proiettato nelle sale nipponiche già nel 1987, dopo soli sei mesi di lavorazione. Il film si apre con una situazione davvero insolita per Lupin e compagni: nientemeno che un matrimonio. A convolare a giuste nozze è il silenzioso Goemon, che si appresta a unirsi alla giovane e bella Murasaki Suminawa. E non si tratta di finzione, di un trucco o di uno dei piani diabolici escogitati dallo strano gruppo che fa capo al ladro giapponese. Ma quando c’è di mezzo Lupin nulla si svolge come ci si aspetta. Proprio quando la cerimonia è giunta al culmine e il nonno di Murasaki si appresta a consegnare a Goemon il vaso di famiglia trasmesso di generazione in generazione, piombano sulla scena i ninja della perfida famiglia Fuma, determinati a impadronirsi del prezioso oggetto. Già, perché nel vaso si cela il segreto relativo al tesoro dei Suminawa, nascosto da quattrocento anni e, a quanto si dice, davvero fantasmagorico. È solo il primo di una serie di colpi di scena che coinvolgeranno Lupin e soci, in gara contro i Fuma per arrivare per primi al bramato tesoro. Come se non bastasse, a complicare la situazione giunge l’immancabile Zenigata. Scoperto che Lupin non è morto come credeva, il buon ispettore è pronto a gettarsi nella mischia per dargli la caccia. Non manca nemmeno Fujiko, fortemente intenzionata, come al solito, a tenersi il bottino tutto per sé. Risultato? Una serie di inseguimenti mozzafiato, duelli a colpi di satana, trappole ben congegnate e situazioni rocambolesche. In altre parole, un genuino, imprevedibile, dinamicissimo film di Lupin III!. Oltre alla consueta dose di azione e di trovate divertenti, tra i punti di forza del film La cospirazione dei Fuma emerge una particolarità: l’ambientazione giapponese. Tale caratteristica potrebbe apparire scontata visto che si tratta di un anime – un cartone animato giapponese – ma così non è. Sin dalla sua nascita come fumetto, le serie dedicate a Lupin hanno prediletto ambientazioni e dettagli come le auto e gli abiti, di matrice europea. Vedere i personaggi muoversi tra la natura delle montagne di Hida, nella prefettura di Gifu, è quindi una piacevole sorpresa. La sequenza di apertura già preannuncia questa tendenza, mostrando uno spettacolare tempio giapponese, mentre una suggestiva musica folkloristica fa da sottofondo. Seguono scene in cui un monaco scintoista agita dei gohei (strisce di carta intrecciate) a scopo purificatorio, poetici ciliegi in fiore i cui petali sono trasportati dal vento, giardini tradizionali, vicoli cittadini dalle case in legno, caratteristiche località termali e le piccole statue sacre poste agli angoli delle strade di campagna. Una moltitudine di dettagli e di colori che fanno respirare appieno le atmosfere del Giappone tradizionale, un mondo incantato che mantiene ancora intatto tutto il suo fascino, appena fuori dalle fin troppo tecnologiche metropoli nipponiche. Ma… alla fine Goemon si sposa oppure no? Be’, per scoprirlo non rimane che vedere il film.
Il supervisore
Yasuo Otsuka: è uno degli animatori che più hanno legato il proprio nome a quello di Lupin III. Fa parte fin dall’inizio dello staff che realizza la prima serie televisiva, inoltre sua è l’idea di di far guidare una Cinquecento al personaggio, utilizzando come modello la propria auto. Nato il 7 marzo 1931, Otsuka entra nel mondo dell’animazione a 26 anni, dopo aver lavorato come impiegato statale. La sua prima occupazione come animatore è presso lo Studio Nichido, più tardi rilevato dalla Toei Company destinata a diventare prima Toei Doga e poi Toei Animation. In seguito passa alla A Production e alla Telcom Animation Film, studio della TMS che si occupa di lungometraggi e per cui lavora tuttora. È stato maestro di Hayao Miyazaki e Yoshifumi Kondo.
Il mondo di Lupin
"Chi lo sa che faccia ha, chissà chi è…" cantava la sigla televisiva italiana dei cartoni animati di Lupin III, ma certo è che tutti sanno che indossa un’elegante giacca. Il colore del capo d’abbigliamento, però non è sempre lo stesso e permette di distinguere una serie televisiva, ma anche un film, da un’altra. Non a caso in questa collezione il colore del DVD cambia di comune accordo con quello della giacca del suo protagonista. Nel 1967, quando viene creato dal mangana Monkey Punch, Lupin indossa una giacca di un bel rosso brillante. Colore che è mantenuto al momento della realizzazione di un film pilota, nel 1969. quando esce la prima serie televisiva, però, la giacca diventa verde. Nella seconda serie torna a essere rossa (tranne negli episodi 145 e 155, affidati al regista Hayao Miyazaki), per tingersi di rosa shocking con la terza serie. Tale camaleontico cambiamento avviene anche nei lungometraggi. Il primo, La pietra della saggezza, del 1978, vede Lupin indossare la giacca rossa. Il secondo Il castello di Cagliostro del 1979, riporta alla ribalta il verde. Il rosa arriva nel 1985 con La leggenda dell’oro di Babilonia, il terzo film. Generalmente sono i registi a imporre il colore della giacca, riconducendolo a una personale visione del personaggio. Miyazaki, per esempio, ha sempre ritratto Lupin in verde. Il ‘giochetto’ del cambio giacca intriga molto sia gli animatori sia gli appassionati, forse è per questo motivo che ne La cospirazione dei Fuma – dove Lupin indossa una giacca verde perché il supervisore Yasuo Otsuka la pensa come Miyazaki – la giovane Murasaki trova nella Cinquecento del protagonista una giacca di ricambio, che però e rossa! Insomma, a prescindere dal colore, dentro quella giacca c’è sempre lui, l’inimitabile Lupin III.
Un micro film
Il film pilota di Lupin III del 1969 dura solo sette minuti. Il suo scopo principale, infatti, non era mettere in scena una trama complessa, ma presentare i vari personaggi.
Arriva Goemon
Nella rima serie televisiva di Lupin III, datata 1971, Goemon Ishikawa appare solo nel quinto episodio. Inizialmente è un avversario di Lupin, con cui si scontra senza esclusione di colpi.
Impossibile
Inizialmente, Monkey Punch era scettico riguardo ai cartoni animati di Lupin III. Ecco cosa ha affermato: "Quando la Tokyo Movie mi propose la versione a cartoni animati di Lupin III, dissi che secondo me sarebbe stata un’operazione impossibile, vista la natura del personaggio".
Il personaggio
Oltre alla gang di Lupin e Zenigata, il personaggio di rilievo ne La cospirazione dei Fuma è Suminawa Murasaki. Creata appositamente per questo lungometraggio, la fanciulla viene presentata come la promessa sposa di Goemon. In realtà non sappiamo molto di questa graziosa ragazza di diciotto anni, neanche cosa l’abbia spinta a innamorarsi di un uomo tanto scontroso. Il suo comportamento, però, racconta molto del suo carattere. Decisamente solare, è vivace e ama scherzare. Non ha paura di affrontare il pericolo e si getta senza esitazione alla ricerca del tesoro dei propri avi. Vista la giovane età, mantiene un pizzico di civetteria, come dimostra il fermacapelli a forma di farfalla che indossa in molte occasioni. Per il matrimonio opta invece per un kimono, mostrando grande rispetto per le tradizioni.